Donne, sesso e intelligenza

Donne, sesso e intelligenza

Questo articolo contiene linguaggio esplicito

Oggi che è il 15 Settembre mi appaiono sui vari social diversi post su Moana Pozzi. È l’anniversario della sua morte: rimbalzano parole che ne decantano l’intelligenza e la grazia, oltre che la bellezza e la sensualità.

Volete sapere la verità? È una stronzata.

No, non che Moana Pozzi fosse intelligente e aggraziata: lo era e anche molto. È una stronzata ipocrita questo voler decantare l’intelligenza di una donna che per mestiere si occupava di sesso e si spogliava. È un qualcosa che si fa ma oggi, che ormai è morta, ma all’epoca dai più veniva additata come la puttana di turno o, semmai, come quella che era intelligente <nonostante> il suo mestiere; quella che avrebbe potuto fare qualsiasi cosa volesse <e invece…>.

Questa società fatica ad accettare il potere sessuale unito all’intelligenza di una donna. Una donna capace, di cultura, schierata politicamente (soprattutto se a sinistra) deve essere un cesso. Se non brutta, perché non è una cosa che scegli tu, allora quanto meno devi essere sciatta, dimessa, di sicuro non vanitosa né sensuale.

Tempo fa, durante uno spettacolo di stand up comedy a cui ero stata invitata come comedian, ho raccontato un fatto bizzarro che mi riguarda: dico spesso di essere l’unica donna che quando posta un selfie perde followers. Quando ho parlato di questo fatto con amiche e conoscenti mi è stato detto che è più che ovvio: “le persone ti aggiungono per i tuoi scritti. Se poi ti mostri vanitosa perdi consensi, quello che scrivi perde di forza e di autorità”. Addirittura!

Devo ammettere che è davvero così. Dopo un mio selfie o un reel in vacanza, perdo diversi contatti e sono quasi sempre donne.

Eppure sono le stesse donne a difendere il diritto delle altre donne di spogliarsi, prostituirsi, mostrarsi in cam e lavorare nella pornoindustria. Possiamo essere qualsiasi cosa vogliamo. Certamente. Purché sia UNA cosa sola: o siamo intelligenti o siamo sensuali.

Perché dovrei scegliere?

Non pensate che con gli uomini vada meglio. Gli uomini non scappano ma lavorano per riduzione. Parlano del tuo aspetto o di alcuni tuoi tratti fisici particolarmente invitanti anche quando non c’entra una mazza. Quando stai parlando del potere di acquisto dell’euro, loro se ne escono con “sì ma le tette?”. Fidatevi: questa è la misura di quanto voi, donne, siete intelligenti. Questo volervi ridurre a tratti sessuali dimostra quanto siete minacciose, quanto sia impossibile gestirvi senza incasellarvi in qualcosa.

Sia chiaro: si parla per statistiche ed esperienze personali, per indagini di massa, ma generalizzare non è mai buona cosa. E sia altrettanto limpido che la sottoscritta non è di certo una bellona né un’intelligentona ma se succede a me non oso immaginare cosa debba schivare (online e non solo) una mega laureata con due gambe lunghe un chilometro!

A me non piace parlare di invidia: non credo che ogni persona che cerchi di minimizzare l’altro sia per forza invidiosa. Se si tratta di donne, poi, trovo che sia ancora più deleterio protrarre una narrazione antica di femmine acide e in perenne competizione tra loro.

Io credo che il problema sia sempre lo stesso e sia trasversale: il mutamento dei generi. Le donne hanno da essere in un modo, gli uomini in un altro. Si è sempre fatto così. Esistono precise caselle in cui infilarsi. Ora siamo liberi di scegliere la nostra casella: le donne possono assumere tratti “mascolini” (come la passione politica) e gli uomini mostrarsi “femminili” (essere vanitosi) ma, come detto, non possiamo saltare da una casella all’altra senza disorientare gli astanti.

Questa società manca di fluidità, soprattutto mentale.

Postare un selfie in costume da bagno voltate di culo* non ci rende donnette senza spessore, al pari che postare uno scritto molto acuto su un tema politico non rende Premi Pulitzer.

[*onestamente eviterei anche io gli aforismi sulle foto di nudo: si tratta di corpo, vanità ed esibizionismo quindi perché non mostrarlo per quello che è, senza maschere né vergogne? Mostrati nuda senza introduzioni o giustificazioni: anche questa è libertà]

Moana Pozzi era quello che era perché era bella, esibizionista, intelligente, piena di nozioni e spregiudicata. Non sarebbe stata Moana Pozzi se non avesse unito tutti questi lati di sé. E ha esercitato la propria autodeterminazione per occuparsi di ciò che le importava davvero, dal porno alla politica. Anche se ci suona strano ci si può occupare di cose molto diverse tra loro, nella vita, con la stessa autorità, capacità e dignità.

Una volta un attivista LGBTQ* mi disse che “dalle persone omosessuali ci si aspetta sempre impegno, pudore e comportamenti perfetti. In realtà le persone gay sono persone: possono sbagliare, essere stronze oppure disinteressate ai diritti sociali ma questo non dovrebbe ledere la battaglia comune di tanti altri omosessuali. Invece succede: la gente sta lì, appollaiata tipo avvoltoi, in attesa di un errore-gay per minimizzare tutto ciò che facciamo”.

Credo che lo stesso capiti alle donne: appena esci dalla casella, appena mostri vanità o sensualità, o commetti un minimo (presunto?) errore, tutta la causa femminista ne risulta colpita. Perché noi donne facciamo fatica ad essere prese sul serio, nella vita come nel lavoro. Se ti metti a mostrarti mezza nuda o, peggio, se sei nota perché pratichi parecchio sesso allora stai facendo un torto a tutte.

Perché una donna dovrebbe scegliere tra la causa femminista e il sesso anale?

Tocca essere perfette sennò si retrocede, si offende la causa comune. E purtroppo sono le altre donne spesso in prima fila a giudicare i tuoi errori, applicando schemi di perfezione che però sono misogini a loro volta.

Come non incasellate Moana Pozzi, non fatelo nemmeno con la vostra vicina di casa, vostra moglie, l’autrice che seguite online: accettate la meravigliosa scala di colori che possiede ogni persona ed esplorate la vostra.

Che poi di vanità e narcisismo, l’unico ad esserci morto è stato un uomo. Guarda un po’.

3 pensieri riguardo “Donne, sesso e intelligenza

  1. Alice perché non accettare tutti per quello che sono senza giudicare? Io non giudico mai nessuno, questo fa di me uno che se la tira? No, solo uno che rispetta!!!

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